Powered By Blogger

sabato 22 agosto 2020

 Buongiorno cari utenti, il blog è chiuso ma non lo cancello per il caro ricordo a Benedetto XVI. Preghiamo per lui e per l'attuale Papa Francesco. Grazie a voi utenti per avermi seguito.


lunedì 9 maggio 2011

Visita del Papa a Venezia ed Aquileia


l Papa: "Venezia ha una lunga storia e un ricco patrimonio umano, spirituale e artistico per essere capace anche oggi di offrire un prezioso contributo nell’aiutare gli uomini a credere in un futuro migliore e ad impegnarsi a costruirlo" (Discorso del Santo Padre in occasione dell'incontro con il mondo della cultura e dell'economia nella Basilica della Salute, Venezia, 8 maggio 2011)

Il Papa: Amata Chiesa che sei in Venezia! Imita l’esempio di Zaccheo e vai oltre! Supera e aiuta l’uomo di oggi a superare gli ostacoli dell’individualismo, del relativismo; non lasciarti mai trarre verso il basso dalle mancanze che possono segnare le comunità cristiane. Sforzati di vedere da vicino la persona di Cristo, che ha detto: “Io sono la via, la verità e la vita” (Discorso del Santo Padre in occasione dell'Assemblea per la chiusura della Visita Pastorale Diocesana nella Basilica di San Marco, Venezia, 8 maggio 2011)

Il Papa: In questi giorni del Tempo pasquale, lasciamoci conquistare dal Cristo risorto. In Lui ha inizio il mondo nuovo di amore e di pace che costituisce la profonda aspirazione di ogni cuore umano. Il Signore conceda a voi, abitanti di queste Terre ricche di una lunga storia cristiana, di vivere il Vangelo sul modello della Chiesa nascente, nella quale "la moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuor solo e un’anima sola" (Parole del Santo Padre alla recita del Regina Coeli nel Parco San Giuliano di Mestre, 8 maggio 2011)

Il Papa a Mestre: "È necessario per ciascuno di noi, come è avvenuto ai due discepoli di Emmaus, lasciarsi istruire da Gesù: innanzitutto, ascoltando e amando la Parola di Dio, letta nella luce del Mistero Pasquale, perché riscaldi il nostro cuore e illumini la nostra mente, e ci aiuti ad interpretare gli avvenimenti della vita e dare loro un senso" (Omelia del Santo Padre in occasione della Santa Messa nel Parco San Giuliano di Mestre, 8 maggio 2011)

Il Papa: "Punto di approdo e di incontro per gli uomini di tutti i continenti, per la sua bellezza, la sua storia, le sue tradizioni civili, questa Città (Venezia) ha corrisposto nei secoli alla speciale vocazione di essere ponte tra Occidente ed Oriente. Anche in questa nostra epoca, con le sue nuove prospettive e le sue sfide complesse, essa è chiamata ad assumere importanti responsabilità in ordine alla promozione di una cultura di accoglienza e di condivisione, capace di gettare ponti di dialogo tra i popoli e le nazioni; una cultura della concordia e dell’amore, che ha le sue solide fondamenta nel Vangelo" (Discorso in occasione dell'incontro con la cittadinanza in Piazza San Marco a Venezia, 7 maggio 2011)

Il Papa: "La collocazione geografica del Nord-est, non più solo crocevia tra l’Est e l’Ovest dell’Europa, ma anche tra il Nord e il Sud (l’Adriatico porta il Mediterraneo nel cuore dell’Europa), il massiccio fenomeno del turismo e dell’immigrazione, la mobilità territoriale, il processo di omologazione provocato dall’azione pervasiva dei mass-media, hanno accentuato il pluralismo culturale e religioso. In questo contesto, che in ogni caso è quello che la Provvidenza ci dona, è necessario che i cristiani, sostenuti da una “speranza affidabile”, propongano la bellezza dell’avvenimento di Gesù Cristo, Via, Verità e Vita, ad ogni uomo e ad ogni donna, in un rapporto franco e sincero con i non praticanti, con i non credenti e con i credenti di altre religioni" (Discorso del Santo Padre in occasione dell'Assemblea del Secondo Convegno di Aquileia, Basilica di Aquileia,7 maggio 2011)

Il Papa: "Cari fratelli, figli ed eredi della gloriosa Chiesa di Aquileia, oggi sono in mezzo a voi per ammirare questa ricca e antica tradizione, ma soprattutto per confermarvi nella fede profonda dei vostri Padri: in quest’ora della storia riscoprite, difendete, professate con calore spirituale questa verità fondamentale. Solo da Cristo, infatti, l’umanità può ricevere speranza e futuro; solo da Lui può attingere il significato e la forza del perdono, della giustizia, della pace. Tenete sempre vive, con coraggio, la fede e le opere delle vostre origini!" (Discorso del Santo Padre in occasione dell'incontro con la cittadinanza in Piazza Capitolo ad Aquileia, 7 maggio 2011)

lunedì 2 maggio 2011

SPECIALE DEL BLOG BEATIFICAZIONE GIOVANNI PAOLO II - 4

L'OSSERVATORE ROMANOit


Quando il cardinale Joseph Ratzinger spiegava chi era Giovanni Paolo II

Si è identificato con la Chiesa
perciò ne può essere la voce

Dal volume Giovanni Paolo II pellegrino per il Vangelo (Cinisello Balsamo - Torino, Edizioni Paoline - Editrice Saie, 1988) pubblichiamo integralmente l’articolo nel quale il cardinale Joseph Ratzinger ripercorreva e faceva emergere gli aspetti fondamentali dei primi dieci anni di pontificato di Karol Wojtyła.
Giovanni Paolo II è senz’altro colui che, ai nostri tempi, si è incontrato personalmente con il maggior numero di esseri umani. Innumerevoli sono le persone a cui egli ha stretto la mano, a cui ha parlato, con cui ha pregato e che ha benedetto. Se il suo elevato ufficio può creare distanza, la sua personale irradiazione crea invece vicinanza. Anche le persone semplici, incolte, povere non hanno da lui l’impressione della superiorità, dell’irraggiungibilità o del timore, quei sentimenti che colpiscono così sovente chi si trova nelle camere d’aspetto dei potenti, delle autorità. Giovanni Paolo II accanto al cardinale Ratzinger durante il viaggio in Germania nel 1996 (21-23 giugno)

BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II lo speciale del blog - 3

Festa della fede
per aprire le porte a Cristo

Un  avvenimento straordinario, senza precedenti negli ultimi dieci secoli della storia della Chiesa. La beatificazione di Karol Wojtyła, Pontefice dal 1978 al 2005 con il nome di Giovanni Paolo II, si annuncia come una grande e universale «festa della fede». La descrive così il suo immediato successore Benedetto XVI — che presiede la solenne concelebrazione eucaristica domenica 1° maggio, in piazza San Pietro — nel messaggio autografo inviato per l’occasione al nostro giornale. Una festa che migliaia di persone giunte a Roma da tutto il mondo si preparano a vivere proprio in queste ore. E che, nell’auspicio dello stesso Papa Ratzinger, costituisce una «preziosa occasione per aprire le porte a Cristo». Ai giovani il compito di inaugurare questa tre giorni di celebrazioni, con la veglia di sabato sera al Circo Massimo, in collegamento con cinque santuari mariani di diversi continenti. Domenica mattina, alle 10, la cerimonia in piazza San Pietro, dove il giorno dopo, alle 10.30, il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, celebrerà la messa di ringraziamento in onore del nuovo beato.
Da Osservatore Romano
L'Osservatore Romano, 00120 Città del Vaticano. Tutti i diritti riservati 


domenica 1 maggio 2011

SPECIALE BEATIFICAZIONE GIOVANNI PAOLO II - Regina Caeli

LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DEL REGINA CÆLI, 01.05.2011

Al termine della Santa Messa celebrata sul sagrato della Basilica Vaticana per la proclamazione del Beato Giovanni Paolo II, prima della recita del Regina Cæli il Santo Padre Benedetto XVI rivolge ai fedeli e ai pellegrini presenti in Piazza San Pietro, nelle strade adiacenti e in diversi altri luoghi di Roma, le parole che riportiamo di seguito:


SPECIALE BEATIFICAZIONE GIOVANNI PAOLO II - 2

Benedetto XVI beatifica Giovanni Paolo II: un gigante che ha insegnato ai cristiani il coraggio di esserlo

Un “gigante” che con “la sua testimonianza di fede, di amore e di coraggio apostolico, accompagnata da una grande carica umana”, ha “aiutato i cristiani di tutto il mondo a non avere paura di dirsi cristiani, di appartenere alla Chiesa, di parlare del Vangelo”. È il pensiero centrale che Benedetto XVI ha dedicato a Giovanni Paolo II durante l’omelia della Messa con la quale questa mattina il Papa ha solennemente proclamato Beato il suo predecessore. Oltre un milione di persone provenienti da ogni parte del mondo ha fatto da cornice alla emozionante cerimonia, interrotta da dozzine di salve di applausi. La cronaca della celebrazione di Alessandro De Carolis: 

(Formula di Beatificazione pronunciata da Benedetto XVI)

"Auctoritate Nostra Apostolica facultates facimus ut Venerabilis Servus Dei Ioannes Paulus II, papa, Beati nomine in posterum appelletur ...

Dall’altare del proprio cuore, dove per sei anni in milioni lo avevano posto, agli altari della Chiesa, che oggi lo ha proclamato Beato. La stessa folla strabocchevole dell’8 aprile 2005, che lo piangeva e in mille lingue lo voleva Santo, è tornata a riempire ogni angolo e interstizio di Piazza San Pietro, di Via della Conciliazione e di tutte le piazze romane in cui è stato possibile ascoltare questa formula di Benedetto XVI, veder giganteggiare sull'arazzo la fotografia del Papa amatissimo (sacattata dal fotografo polacco Gregor Galazka) dalla loggia dove un giorno si era affacciato venendo da lontano e liberare con un lungo applauso e molte lacrime la gioia trattenuta fino ad oggi. Giovani e meno giovani, figli diventati genitori e bambini che non l’hanno conosciuto: un milione e più di persone ha voluto passare una notte in viaggio, per strada e in preghiera per vivere sulla pelle l’emozione spirituale e umana di vedere Giovanni Paolo II ricevere quegli onori che in moltissimi gli avevano già riconosciuti e tributati il giorno dei funerali:

“Già in quel giorno noi sentivamo aleggiare il profumo della sua santità, e il Popolo di Dio ha manifestato in molti modi la sua venerazione per Lui. Per questo ho voluto che, nel doveroso rispetto della normativa della Chiesa, la sua causa di beatificazione potesse procedere con discreta celerità. Ed ecco che il giorno atteso è arrivato; è arrivato presto, perché così è piaciuto al Signore: Giovanni Paolo II è Beato!” (applausi)