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giovedì 9 settembre 2010

Ratzinger nel mirino

Dietro l’attacco alla Chiesa c’è un obiettivo preciso: Benedetto XVI 

Aldo Maria Valli 

Ratzinger sta facendo al mondo contemporaneo e alla sua cultura una proposta, tanto semplice quanto rivoluzionaria, riassumibile in una formula: allargare gli spazi della ragione. Non è vero che è razionale solo ciò che è sperimentabile in modo scientifico. Razionale è tutto ciò che attiene alla natura umana, compresi quegli aspetti che non possiamo dimostrare con formule matematiche o con esperimenti di laboratorio.
Razionale è anche credere in un Dio che crea l’uomo, a sua immagine e somiglianza, per amore.
Di qui l’altra proposta, rivolta ai non credenti, di vivere veluti si Deus daretur, come se Dio ci fosse. Nell’epoca dei Lumi l’uomo ha cercato di codificare alcune norme morali fondamentali etsi Deus non daretur, partendo cioè dall’idea che Dio non esista. Spossata dalle guerre di religione e dall’uso politico della fede, l’umanità ha cercato di sganciarsi dall’ipotesi Dio in nome dello spirito di libertà. Ma oggi, in un’epoca in cui il tramonto dei valori cristiani espone l’uomo al rischio dell’autodistruzione, la prospettiva va ribaltata: anche chi non riesce a concepire la ricerca di Dio come qualcosa di razionale viva come se un’entità suprema e regolatrice esistesse. Proposta della quale si potrebbe discutere in un rinnovato «cortile dei gentili».
I monaci che nel medioevo portarono alla costruzione dell’Europa (lo ha ricordato a Parigi il 12 settembre 2008) in quell’epoca confusa riuscirono a elaborare una nuova cultura perché avevano sete di assoluto e perché cercavano Dio. Lezione valida anche oggi, perché in ogni tempo una cultura si costruisce sulla ricerca di Dio e sulla disponibilità ad ascoltarlo.


Rimettere ordine e fare pulizia nella Chiesa è l’altro grande compito che Benedetto si è dato (a partire dalla denuncia lanciata nella via crucis del 2005, quando parlò della «sporcizia» che c’è nella Chiesa) e che lo ha portato a lanciare segnali chiari, come dimostrano la netta condanna degli abusi sessuali compiuti da sacerdoti e religiosi, i ripetuti richiami contro l’inimicizia e il carrierismo, e l’inchiesta a carico dei Legionari di Cristo che ha permesso di portare alla luce i «gravissimi e obiettivamente immorali comportamenti » del fondatore, padre Marcial Maciel Degollado.
A dispetto dei modi poco appariscenti e del carattere riservato, l’umile lavoratore nella vigna del Signore non si è risparmiato.
Lo ha fatto nel segno della verità. Ma ciò lo ha messo decisamente in rotta di collisione con chi non vuole unire ma dividere e non vuole portare luce ma tenebre.

Quanto riportato sopra è un estratto dal libro “La verità del papa” di Aldo Maria Valli in uscita per Lindau 

© Copyright Europa, 9 settembre 2010 consultabile online anche qui.

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